Sono Natalia Re,
Business Development Manager, laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Palermo, specializzata in etica ambientale, project management e green management presso la Business School 24, da sempre impegnata nell’ideare e produrre campagne di responsabilità ed attenzione sociale che guardano con profonda attenzione al lavoro, la sanità, la giustizia, l’urbanità sostenibile, l’educazione e l’uguaglianza globale. Attivista in cause socio-culturali e ambientali, scrittrice di opere di attualità sociale, oggi presidente del MIG.
Il mio impegno
In questo tempo che può presentarsi umido ed ombroso per poi disvelarsi soleggiato ed arioso, in cui la natura pare lenta nei suoi ritmi, quasi immobile nonostante si rigeneri, rifletto su quanto la gentilezza sia ristoro e pace. Come ci cambi nell’approccio con l’altro e come tutto possa diventare improvvisamente profumato.
Rifletto, dal latino reflectere, ripiegare, rispecchiare, dare espressione a pensieri ed emozioni, insomma pensare!
Perché è proprio il soffermarsi sulle cose, sulle azioni, sulle parole ad essere la chiave per accedere alla gentilezza come disponibilità d’ animo che si concretizza e si materializza nell’ uso consapevole della parola e dei gesti.
Prima di sperimentare questa virtù che per me era difficile, oggi sono una sostenitrice della gentilezza, che rallegra, che migliora l’umore, che produce effetti salutari sulla psiche.
Riuscire a esserlo, talvolta ma soprattutto sempre, con gli altri è un abbraccio nobile e fluido, che non contrappone ma unisce, che non evidenzia errori ma li comprende e ne trae insegnamento e collaborazione.
E’ una incidenza positiva, dentro e fuori il nostro essere, che ci porta a riflettere ma anche ad agire. Un circolo virtuoso che viaggia in una dimensione senza tempo.
E’ questo il compito della gentilezza, produrre effetti personali e collettivi.
Uno scambio continuo e inarrestabile, un fluire di belle cose. Piccole ma straordinariamente irrinunciabili.
La gentilezza è dunque impegno!