L’importanza del linguaggio è fonte di benessere per la società. Pensare che si possa continuare ad utilizzare un linguaggio violento, che non presta attenzione e cura per gli interlocutori, significa sprofondare nel baratro delle non regole.
E questa importanza di linguaggio non è solo l’uso che facciamo delle parole all’interno dei dialoghi ma anche le parole che utilizziamo sui social, nei post o nei commenti a corredo dei post.
Scegliere un linguaggio gentile non è da codardi, al contrario usare toni e parole appropriate e mai violente significa educare all’affettività e alla espressività pacata. Questo è garanzia di gentilezza, lo diceva Alda Merini: “” Non ho bisogno di denaro. Ho bisogno di sentimenti, di parole, di parole scelte sapientemente, di canzoni che facciano danzare le statue, di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia, questa magia che brucia la pesantezza delle parole,che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.”
Si tratta di prevenzione primaria contro ogni forma di violenza e di aggressione, perché il linciaggio delle parole miete vittime e fa male, scava lentamente ma ferisce profondamente. Via, allora, agli eccessi e sì alla comunicazione gentile.
Il mio invito a tutti è quello proprio di non rinunciare mai al linguaggio cortese, che mai inveisce e violenta, solo così potremmo essere di ispirazione e provare a vincere ogni per ogni violenza verbale e gestuale.