C’è un modo convenzionale per augurare l’inizio del nuovo anno? Penso di no, anzi è necessario sovvertire queste convezioni e aprire la porta del cuore, che troppo spesso è chiusa o messo sotto vuoto. Siamo impermeabili, viviamo i sentimenti e le emozioni, gli affetti con la stessa velocità con cui scrolliamo un social. Dimenticando tutto dopo meno di 24 ore.
Spesso ci arrabbiamo, con la stessa velocità, inveiamo contro le persone che ci deludono, da cui ci aspettavamo qualcosa. Lo facciamo con altrettanta voglia di non perdere il legame ma non sappiamo mai cosa passa nella vita di quella persona.
E per questo 2024 io non mi perderò in mille rivoli del ciò che sarebbe bello, di ciò che dobbiamo evitare, di ciò che è migliore di altro.
No, per questo 2024 io auguro a me, a tutti noi, di vivere giorni pieni di amore e di gentilezza, di porgere gli occhi e l’orecchio all’ascolto di ciò che si dice e di ciò che non viene detto ma va letto nell’anima e nel cuore.
Per questo 2024 mi auguro, e ci auguro, un anno ricco di sogni che devono essere pilastro del nostro presente, perché i sogni possono realizzarsi. Ma continuare a sognare è vita che scorre e che racconteremo.
Un anno pieno di sorrisi, anche quando non ne abbiamo voglia, perché i sorrisi sono nutrimenti per chi li ricevi. Un incontro di bellezza che racchiude il senso del nostro cammino.
Buon anno a noi.
